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Articoli del 2017
Laboratorio “Immagin’aria-Letture espressive con altri occhi”
Le Associazioni di Volontariato “V.I.P.” Onlus Palermo e “Teatro dei diritti” e il Centro Servizi per il Volontariato di Palermo, hanno messo in scena il 14 Aprile 2010, presso la nostra Sala dei Concerti, il saggio conclusivo del Laboratorio “Immagin’aria-Letture espressive con altri occhi”, effettuato con gli allievi della Riabilitazione culturale dell’Istituto dei Ciechi “Florio e Salamone” di Palermo.
Paola Turci in Concerto presso il nostro Istituto
L’Istituto “Florio e Salamone” sede di una masterclass guidata da Ennio Nicotra
L’Istituto “Florio e Salamone” sede di una masterclass guidata da Ennio Nicotra
PALERMO. L’Istituto dei Ciechi “Florio e Salamone” di Palermo ha ospitato, in questi giorni, dieci musicisti, dai 20 ai 50 anni, provenienti da Europa, Stati Uniti, Giappone, Africa e Nuova Zelanda, per seguire una masterclass sulle tecniche di comunicazione con l’orchestra, diretta dal maestro Ennio Nicotra. Un appuntamento assai prestigioso per l’Istituto che apre così le porte ad una iniziativa culturale di respiro internazionale.
Un’antologia pubblicata da la Zisa sulla condizione della cecità
Per capire una diversità bisogna conoscere gli altri punti di vista. E quasi a voler privilegiare il ruolo che può rivestire la narrativa come forma d’espressione delle disabilità visive, ecco il volume “Inchiostro Invisibile” edito da La ZIsa (142 Pagine, 10 euro), un’antologia di racconti – da cui è tratta la frase iniziale – sull’ipovisione, scritta da quindici autori, presentata ieri all’Istituto dei Ciechi Florio e Salamone di Palermo.
I racconti si propongono di offrire al lettore la possibilità di scoprire una visione del mondo diversa da quella quotidianamente offerta a ci ha, attraverso la vista, un normale rapporto con persone e cose. La cecità può farsi metafora: c’è la cecità dell’indifferenza, ma non può non venire in mente quella cecità bianca, lattiginosa, che colpisce a catena i personaggi di un famoso romanzo di Saramago, a metà tra un affresco sulla cecità morale del genere umano e un aopologo dellamore.
Spettacolo teatrale
Giovedì 16 dicembre 2010 alle 17 nella Sala dei Concerti dell’Istituto dei Ciechi “Florio e Salamone” in via Angiò n. 27 a Palermo spettacolo teatrale “Storie di bugie”, collage di verità occultate nel tempo e ancora oscure. Si tratta della conclusione del progetto promosso dall’associazione Euro, articolato in moduli di arte grafico-pittorica e teatrale, e condotto dai docenti Maria Badalamenti, Stefania Vitale e Casimiro Alaimo.
Accordo Istituto dei Ciechi e imprenditore Zamparini
Entro quattro anni a Fondo Raffo nascerà centro all’avanguardia per 24 non vedenti.
Il nuovo centro all’avanguardia destinato ad accogliere entro i prossimi quattro anni 24 non vedenti pluriminorati, porterà la firma e sopratutto il denaro dell’imprenditore Maurizio Zamparini che è anche Presidente del Palermo Calcio.
Nei giorni scorsi, infatti, è stato firmato l’accordo tra il patron rosanero e Gaetano Palmigiano, Presidente dell’Istituto dei Ciechi Opere Riunite Florio e Salamone.
La struttura modernissima che diventerà una volta operativa un punto di ecccellenza per tutto il sud Italia si inserisce nel più ampio progetto che svilupperà nell’area di Fondo Raffo e dove Zamparini realizzerà tra le altre opere prevista anche il suo centro commerciale.
Progetto “Montre moi qui tu es”
Foto realizzate col metodo stenopeico da non vedenti e ipovedenti palermitani verranno esposte in una mostra che sarà allestita nella sede dell’Unesco a Parigi. È quanto prevede il progetto “Montre moi qui tu es” (“Mostrami chi sei”) che ha coinvolto gli allievi dell’Istituto dei ciechi “Florio e Salamone” del capoluogo. Gli studenti, diretti dagli istruttori francesi Francois Perri, Fausto Urru, Christine e Lea Talabard, e dal docente dell’istituto, Felice Gulotta, hanno realizzato scatti fotografici con delle boite stenopeiche, vere e proprie “buatte” con un buchino di circa un millimetro, dentro alla quale si poggia una pellicola o un foglio di carta fotografica che, dopo una lunga esposizione, diventa negativo da stampare. Così per una settimana Vincenzo Benigno, Filomena Autiero, Tiziano Ferraro, Antonino Pillitteri, Antonino Mazzara, Giorgia Inzinzola, Stefano D’Alessandro, Alessandra Di Peri, Claudio Romeo, Ignazia D’Agostino, Salvatore Renda, Antonella Noto, Carmen La Sala ed Elena Iacob si sono trasformati in fotografi.