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Prevenzione della corruzione
PIANO PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
Il Piano della prevenzione della corruzione redatto ai sensi del comma 59 dell’art. 1 della Legge 190/2012 e secondo le linee di indirizzo dettate dal Piano Nazionale dell’Anticorruzione approvato dalla C.I.V.I.T. con delibera n. 72/2013, si prefigge i seguenti obiettivi:
- Ridurre le opportunità che favoriscano i casi di corruzione.
- Aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione.
- Stabilire interventi organizzativi volti a prevenire il rischio corruzione.
- Creare un collegamento tra corruzione – trasparenza – performance nell’ottica di una più ampia gestione del “rischio istituzionale”.
Oltre alla Legge n. 190/2012 e al Piano Nazionale Anticorruzione sopra citati, il contesto giuridico di riferimento comprende:
Il Decreto Legislativo 14 marzo 2013 n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità e trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni, approvato dal Governo il 15 febbraio 2013, in attuazione dei commi 35 e 36 dell’art. 1 della L. 190 del 2012”.
Il Decreto Legislativo 8 aprile 2013, n. 39 “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le Pubbliche Amministrazioni e presso gli Enti Privati in controllo pubblico, a norma dell’art. 1, commi 49 e 50, della Legge 6 novembre 2012 n. 190”.
Il Decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013 n. 62 “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici a norma dell’art. 54 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165”.
Decreto Legge n. 31 agosto 2013, n. 101 “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle Pubbliche Amministrazioni” convertito con modificazioni dalla Legge 30 ottobre 2013 n. 125″.
Decreto Legge 4 giugno 2014, n. 90 “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli Uffici Giudiziari” convertito con modificazioni dalla Legge 11 agosto 2014, n. 114.
Il concetto di corruzione che viene preso a riferimento in questo documento ha un’accezione ampia. Esso è comprensivo delle varie situazioni in cui, nel corso dell’attività amministrativa, si riscontri l’abuso di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati.
Il Piano è stato redatto dal Responsabile dell’Anticorruzione, ed individuato nella persona del Dirigente Amministrativo dell’Ente;
Il Piano della prevenzione della corruzione:
-Esamina e descrive il diverso livello di esposizione degli Uffici al rischio di corruzione e di illegalità e indica gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio;
-disciplina le regole di attuazione e di controllo;
-Prevede la selezione e formazione possibilmente gratuita, dei dipendenti chiamati a operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, e prende tuttavia atto, data la ridotta consistenza numerica di organico, dell’impossibilità di effettuare negli stessi settori, la rotazione dei soggetti con funzioni apicali.
In coerenza con quanto previsto dal D. Lgs. n. 33/2013 all’art. 10, costituisce sezione del P.T.C.P. il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità.
Individuazione delle attività a più elevato rischio di corruzione nell’Ente.
Per ogni ripartizione organizzativa dell’ente sono ritenute attività ad elevato rischio di corruzione tutti i procedimenti di:
a) inserimento ed assistenza utenti;
b) scelta del contraente per l’affidamento di lavori, servizi e forniture;
c) concorsi e prove selettive per l’assunzione di personale.
Individuazione delle attività a più elevato rischio di corruzione per i singoli servizi (ex DPR 194/1996)
Oltre alle attività di cui al paragrafo 1, sono considerate a più elevato rischio di corruzione le attività di seguito riportate per i singoli servizi dell’ente:
Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo, con riferimento ai seguenti servizi:
a) gestione economica, finanziaria, programmazione, economato e controllo di gestione,
b) gestione delle entrate per rette e contributi, attività di controllo delle entrate stesse;
c) gestione della struttura e del patrimonio;
d) scelta del contraente per l’affidamento di lavori, servizi, forniture, con particolare attenzione alle procedure “in economia“.
e) Funzioni di assistenza sanitaria, riabilitativa, socio-assistenziale e servizi diversi alla persona.
Formazione e Organizzazione del personale.
Il personale più soggetto a rischio di corruzione, titolare delle funzioni sopra elencate, potrà essere chiamato a partecipare ad idonei corsi di formazione nei limiti delle disponibilità di bilancio. Entro il 31 gennaio di ogni anno verrà redatto un piano di formazione qualora si individuino specifiche aree ed attività a rischio corruzione; potranno altresì essere individuati obiettivi tesi a prevenire il fenomeno della corruzione.
Meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire il rischio di corruzione.
a) Ai fini della massima trasparenza dell’azione amministrativa e dell’accessibilità totale agli atti dell’amministrazione, nel caso delle attività di cui ai paragrafi 1 e 2, i provvedimenti conclusivi il procedimento amministrativo devono essere assunti preferibilmente in forma di determinazione o, nei casi previsti dall’ordinamento, di deliberazione degli organi collegiali.
b) Le deliberazioni, sono pubblicate nel sito istituzionale e raccolte in appositi raccoglitori giacenti in Amministrazione; le determine assunte dal Dirigente Amministrativo vengono raccolte su file nelle specifiche cartelle e rese disponibili per chiunque.
c) I provvedimenti conclusivi devono riportare in narrativa la puntuale descrizione del procedimento svolto, richiamando tutti gli atti prodotti – anche interni – per addivenire alla decisione finale. In tal modo chiunque vi abbia interesse potrà in ogni tempo ricostruire l’intero procedimento amministrativo, anche avvalendosi dell’istituto del diritto di accesso (art. 22 e ss. Legge 241/1990).
d) I provvedimenti conclusivi, a norma dell’articolo 3 della Legge 241/1990, devono sempre essere motivati con precisione, chiarezza e completezza.
e) la motivazione deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell’amministrazione, in relazione alle risultanze dell’istruttoria. Lo stile dovrà essere il più possibile semplice e diretto per consentire a chiunque, anche a coloro che sono estranei alla pubblica amministrazione di comprendere appieno la portata di tutti i provvedimenti.
Trasparenza delle procedure di gara.
- Il Responsabile del Procedimento, in relazione alla scelta del contraente per l’affidamento dei lavori, forniture e servizi, è tenuto a pubblicare nel sito web-Sezione Trasparenza tutte le informazioni di legge attinenti la procedura stessa.
- Entro il 31 gennaio di ogni anno, tali informazioni, relativamente all’anno precedente, sono pubblicate in tabelle riassuntive liberamente scaricabili e trasmesse in forma digitale all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici;
· Ritardi eventuali nell’aggiornamento dei contenuti sugli strumenti informatici sono sanzionati a carico del Responsabile del Settore interessato.
Monitoraggio del rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti.
Il monitoraggio del rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti è oggetto del più ampio programma di misurazione e valutazione della performance individuale e collettiva e di controllo della gestione
Monitoraggio dei procedimenti ed incarichi ai dipendenti.
Sono pubblicate nel sito web istituzionale le informazioni riferite ad atti di affidamento di servizi.
La Legge 6 novembre 2012 n. 190 prevede la modifica dell’art. 53 del D. Lgs. n. 165/2001 e s.m.i. e stabilisce quali incarichi sono vietati ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni.
L’Ente non può conferire ai dipendenti incarichi, non compresi nei compiti e nei doveri d’ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o altre fonti normative o che non siano espressamente autorizzati. L’autorizzazione all’esercizio di incarichi che provengano da pubbliche amministrazioni diverse da quella dell’Ente, ovvero da persone fisiche o giuridiche, sono disposti dai rispettivi organi competenti secondo criteri che tengano conto delle specifiche professionalità, tali da escludere casi di incompatibilità e di interferenza con i doveri d’ufficio.
Le autorizzazioni vanno trasmesse al Responsabile del presente Piano.
Monitoraggio dei rapporti tra l’amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dipendenti dell’amministrazione. Conflitto di interessi.
In caso di conflitto di interessi con i soggetti interessati, è fatto obbligo espresso di astenersi ai Responsabili di settore, alle posizioni organizzative e ai responsabili del procedimento dall’adottare pareri, valutazioni tecniche, atti procedimentali, nonché il provvedimento finale, segnalando, con propria dichiarazione, ogni situazione di conflitto, anche potenziale. Le situazioni di conflitto sono conseguenti a:
– legami di parentela o affinità fino al quarto grado;
– legami professionali,
– legami societari;
– legami associativi,
– legami politici;
– legami di natura diversa capaci di incidere negativamente sull’imparzialità dei funzionari.
Individuare specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti da disposizioni di legge.
Qualora il provvedimento conclusivo del procedimento sia un atto interno amministrativo diverso dalla deliberazione o dalla determinazione, si deve provvedere comunque ad assicurarne la pubblicità nelle forme più congrue ed efficaci.
Carta dei servizi e standard di qualità
L’Istituto dei Ciechi di Palermo si avvia a compiere i centovent’anni dalla sua fondazione, affrontando la sfida del nuovo secolo ed il confronto con un nuovo modello di società e diversificate istanze, misurandosi con un mondo tecnologicamente avanzato, senza barriere, con popoli che emergono e rivendicano parità e dignità sociale, in una smisurata città globale ove è impossibile distinguere la lingua, le razze, il colore, la cultura e la nazionalità.
La Sicilia, crocevia dei popoli già nell’anno Mille, oggi si confronta con una rinnovata invasione di genti e di ricchezza culturale, con nuovi bisogni da soddisfare ed innumerevoli esigenze e variegate aspettative da appagare.
La vitalità delle attività, la funzionalità dei servizi, la molteplicità dell’offerta rivolta ai non vedenti comprovano la continuità di intenti nel perseguire l’opera di Ignazio Florio e delle sorelle Anna e Francesca Salamone, che Amministratori ed Operatori dell’Ente – consapevoli del lascito loro affidato – si impegnano a trasmettere alle generazioni future.
Palermo, Dicembre 2008
Dott. Gaetano Palmigiano
Presidente dell’Istituto dei Ciechi di Palermo
L’Istituto dei ciechi I. Florio – A. e F. Salamone di Palermo
Le sale dell’Ente, ampie e luminose, sono attrezzate con adeguati ausili ad uso dei non vedenti, una vasta biblioteca in Braille, supporti tecnologici per la proiezione di films, l’ascolto della musica e sale di lettura.
La storica ed ampia Sala dei Concerti Antonino Morvillo e la contigua Cappella Florio, con il salone adibito a refettorio e l’esteso giardino in via di ristrutturazione, delineano sommariamente i luoghi donati ai non vedenti da Ignazio Florio nel 1891, una vasta proprietà di oltre centomila metri quadri che ingloba due edifici, il principale dei quali si offre alla vista in uno scenario di rigoglioso verde, di antichi ficus e svettanti palme.
La Regione Siciliana e per suo tramite le Province dell’Isola assicurano e provvedono all’assistenza dei ciechi e degli ipovedenti rieducabili, curando anche il mantenimento degli stessi presso appositi Istituti per Ciechi, ai fini dell’assolvimento dell’obbligo scolastico, della formazione ed istruzione superiore e del conseguimento di altro titolo di istruzione superiore ed universitaria (legge n. 33 del 1991).I servizi in regime di convitto e semiconvitto per non vedenti ed ipovedenti
RESIDENCE CON N. 40 POSTI LETTO
per allievi delle Scuole medie, superiori ed università; comprensivo del servizio ristoro dotato di cucina per la dispensa dei pasti.
RESIDENCE CON N. 10 POSTI LETTO
riservato ad anziane non vedenti.
RESIDENCE CON N. 10 POSTI LETTO
riservato ad anziani non vedenti.
SERVIZIO DIDATTICO E DI SOSTEGNO POST-SCOLASTICO
e di attività extra scolastiche educative, formative, ludiche e sportive realizzate dai docenti delle attività integrative, in possesso del titolo di specializzazione previsto dal DPR 970 del 1975.
SERVIZIO DI ORIENTAMENTO E FORMAZIONE
rivolto ad utenti in differenti fasce di età, per i quali si attuano programmi specifici ed individualizzati per l’apprendimento di competenze culturali e di abilità manuali.
il servizio prevede:
Laboratorio di attività manuali e pratiche
Con personale esperto nella lavorazione della ceramica, vimini, legno e materie prime.
Laboratorio di attività musicali
Cura la formazione musicale e l’educazione al canto vocale.
Laboratorio di attività ed autonomia domestica
Finalizzato all’acquisizione di competenze culinarie e gestione degli affari familiari e delle apparecchiature in uso.
Laboratorio di informatica
Cura l’apprendimento dell’uso del computer e di altre tecnologie informatiche e telematiche.
Laboratorio teatrale
Concepito con finalità educative e riabilitative, per sviluppare le capacità espressive e relazionali con le tecniche della drammatizzazione.
Laboratorio di attività ludiche e sportive
Finalizzato a potenziare le attitudini relazionali con l’acquisizione di discipline sportive, e sviluppare la disposizione all’orientamento
e mobilità.
SERVIZIO DI RIABILITAZIONE CULTURALE
Per il recupero scolastico a favore di utenti da alfabetizzare all’uso del metodo braille o per soggetti divenuti non vedenti in età adulta.
SERVIZIO PER ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICHE
A favore di allievi delle scuole dell’obbligo o superiori, che intendano avvalersi delle attività di sostegno, integrative, ludiche e sportive.
LABORATORIO DI INFORMATICA
Aula didattica informatizzata e multimediale, dotata di n. 25 postazioni corredate da strumentazioni ad uso dei non vedenti con barra braille o display braille e dispositivi per la sintesi vocale, per la ricerca e la sperimentazione con tecnologie multimediali avanzate.
L’Istituto dei Ciechi effettua corsi aperti agli operatori, agli specialisti e a coloro che volessero approfondire i problemi dell’handicap.
Corso di alfabetizzazione informatica.
Corso professionale e sede accreditata presso l’AICA per il conseguimento della patente europea.
Corso di aggiornamento per insegnanti, anche con collegamento in video-conferenza.
Corso per la conoscenza e la divulgazione di programmi tiflotecnici.
CENTRO SOCIO-RIABILITATIVO
Per la riabilitazione e l’integrazione sociale e lavorativa dei ciechi pluriminorati nell’età dell’obbligo scolastico o che abbiano già assolto all’obbligo scolastico.
(Legge regionale n. 284 del 1997 – Decreto Assessore regionale alla Sanità 15/12/1999).
Il centro assiste circa 20 soggetti, articolando i propri servizi in due sezioni operative:
la prima, di circa dieci unità, si occupa di soggetti nell’età dell’obbligo scolastico (dai tre ai sedici anni circa);
la seconda, di circa dieci unità, si occupa di soggetti che abbiano già assolto all’obbligo scolastico (dai sedici ai trent’anni).
Il centro riabilitativo assicura la diagnosi funzionale degli utenti, l’accoglienza per i periodi di osservazione, la consulenza alle famiglie, la residenzialità in regime di convitto o semiconvitto, la frequenza della scuola comune, l’assistenza didattica extrascolastica, la progettazione e la gestione di percorsi formativi finalizzati all’inserimento lavorativo anche in forma di laboratori protetti e/o cooperative di produzione, l’assistenza domiciliare, la promozione di iniziative finalizzate alla socializzazione dei soggetti, con attività a carattere sportivo, ludico-ricreativo, di drammatizzazione e l’uso del tempo libero.
Il centro si avvale di equipe socio-medico-psico-pedagogica composta dal neuropsichiatria infantile, dallo psicologo, dal pedagogista, dal medico oculista, dal medico generico, dal fisiatra, dall’ audiologo e dall’ assistente sociale.
Inoltre, del personale assistente educativo e di maestri di lavoro.
Poi del personale riabilitativo, composto dal logopedista, dal terapista della riabilitazione, dallo psico-motricista, dall’ infermiere professionale, dal musicoterapeuta, dall’ istruttore per l’orientamento e la mobilità, dall’ istruttore della Pet-therapy e dall’istruttore per l’ ippoterapia.
SERVIZIO SOCIO-RIABILITATIVO PER L’ETÀ INFANTILE
In favore di bambini in età pre-scolare con deficit visivo e disabilità aggiuntive.
Il servizio rivolto ai bambini con disabilità visive, compresi nella fascia di età entro i cinque anni, ha l’obiettivo di strutturare correttamente i processi cognitivi e l’acquisizione delle attività motorie.
L’equipe che presiederà alla programmazione ed alla somministrazione degli interventi di recupero è costituita da:
oculista
ortottista
pedagogista
psicologo
neuropsichiatra
assistente sociale
fisioterapista
collateralmente si svolgeranno le attività di pet-therapy, baby-massage ed esercizi per l’autonomia al fine di corroborare gli interventi programmati.
RESIDENCE PER SOGGETTI PLURIMINORATI NON VEDENTI
Da integrare presso il Centro socio-riabilitativo di cui alla Legge Regionale n. 284 del 1997 e al Decreto dell’Assessore Regionale alla Sanità 15/12/1999.
RESIDENCE PER PLURIMINORATI NON VEDENTI GRAVI
Centro specialistico affidato a figure specializzate che dovranno garantire servizi sanitari e non, a soggetti disabili gravi.
CENTRO DI CONSULENZA E DOCUMENTAZIONE TIFLOPEDAGOGICA
Servizio di consulenza alle scuole ed istituzioni pubbliche e private delle province siciliane, di concerto con i locali provveditorati agli studi ed in collaborazione con i servizi sociali delle province regionali, al fine di favorire i processi di integrazione sociale e scolastica dei non vedenti inseriti nelle scuole.
A richiesta, il servizio potrà essere fruito dalle famiglie degli utenti e dagli operatori sociali.
Il Centro di documentazione è un archivio documentale munito di ampia biblioteca, videoteca, nastroteca e sussidi didattici, aperta agli operatori ed al pubblico per lo studio del fenomeno della cecità.
CENTRO TRASCRIZIONE, TRASCODIFICA E STAMPA BRAILLE
Il Centro offre un servizio di trascrizione in Braille o a caratteri ingranditi (Large Print) di testi richiesti da utenti non vedenti oppure da scuole pubbliche di ogni ordine e grado, nonché da istituzioni pubbliche e private.
Sarà possibile richiedere la fornitura di softwares tiflotecnici
IL VILLAGGIO DEI SUONI
Un percorso sonoro con intenti e fini didattici, ludici e musicali, corredato di un istrumentarium di ampie dimensioni per finalità di recupero dei non vedenti e dei pluriminorati.
SEDE DEI CORSI DI SPECIALIZZAZIONE
per il conseguimento dei titoli di specializzazione di cui alla ex 970/1975 per il personale Direttivo, Docente ed Educativo delle scuole che accolgono portatori con handicap visivo, uditivo e psicofisico.
SEDE DEI CORSI PROFESSIONALI
autorizzati dalla Regione Siciliana o dalla Comunità Europea per l’orientamento professionale e l’integrazione lavorativa dei portatori di handicap.
SOGGIORNI ESTIVI
con proposte di attività ludiche, educative e formative ed escursioni culturali in residence attrezzati in regime di pensione completa.
PROGETTI DI SCAMBIO CULTURALE
con in paesi della Comunità Europea ed istituzioni per ciechi, al fine di approfondire le tematiche specifiche e le relazioni tra identità culturali eterogenee.
PROGETTI DI SOLIDARIETÀ
rivolti a bambini con difficoltà visive e disagio sociale, provenienti dai paesi del bacino del Mediterraneo ed in particolare dalla popolazione profuga della Repubblica Saharawi e per i quali vengono prescritti ed effettuati controlli clinici e diagnostici.
SERVIZI ACCESSORI
nell’ambito della programmazione annuale dell’Ente, ampio spazio avranno iniziative relative a convegni, seminari, conferenze sui problemi dell’handicap, iniziative musicali in concorso con il Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo, iniziative sportive, la partecipazione ad eventi culturali teatrali e cinematografici e concerti.
SERVIZI VARI
L’Istituto dei Ciechi di Palermo assicura la frequenza con servizio di trasporto degli alunni iscritti all’Istituto Regionale Professionale per l’Industria e l’Artigianato per Ciechi, e ad Istituti Scolastici Superiori ed all’Università.
L’Istituto assicura un servizio di accudienza ai convittori e semiconvittori, oltreché il servizio di pulizia e riordino dei locali.
Servizio sanitario di medicina generale, affidato ad un medico ordinario.
Determine Dirigente Amministrativo Anno 2015
Determine Dirigente Amministrativo Anno 2016
Determine Dirigente Amministrativo Anno 2017
Determine Dirigente Amministrativo Anno 2018
Determine Dirigente Amministrativo Anno 2019
Determine Dirigente Amministrativo Anno 2020
Determine Dirigente Amministrativo Anno 2021
Determine Dirigente Amministrativo Anno 2022
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