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Sede
L’Istituto dei Ciechi si trova su di una superficie delimitata dalla Via Angiò e dalla Via Autonomia Siciliana ed occupa un’area di circa mq. 15.000. L’edificio si articola in un insieme di corpi di fabbrica, ciascuno avente pianta rettangolare, aggregati tra loro in maniera da identificare al loro interno un’ampia villetta di mq. 1.320 circa e due corti. Costituiscono parte integrante dell’impianto tre corpi di fabbrica; I primi due si trovano nell’area del campo sportivo dell’ istituto; il terzo, invece, è ubicato sulla Via Angiò ed è attualmente adibito ad uffici amministrativi.
L’ edificio è costituito da un corpo centrale che è formato da tre piani.In esso può identificarsi il nucleo originario più’ antico della Villa del Pigno, con particolare riferimento al piano terra ed al primo piano, la cui realizzazione può farsi risalire alla fine del XVIII Secolo. Il secondo piano è risalente alla fine del XIX secolo operato dall’Architetto La Manna. Motivi stilistici, tipici dell’architettura ottocentesca, possono leggersi nella struttura dell’ edificio, nelle mensole dei balconi sul prospetto principale, nella sala concerti e nelle ampie aperture vetrate che si affacciano sulle due corti. Il prospetto principale, sicuramente rifatto alla fine del XIX Secolo, presenta caratteristiche formali dell’architettura rinascimentale romana, con decorazioni a rilievo in finta pietra, e basamento realizzato da zoccolature di grandi lastre bugnate. Sotto la fascia di coronamento delle finestre del secondo piano sono visibili dei pannelli in leggero altorilievo con medaglione centrale e motivi floreali affrescati, oscurati sicuramente intorno alla prima metà degli anni ’50 nel corso della ricostruzione successiva al secondo conflitto bellico. I prospetti laterali presentano a tutt’oggi l’originaria finitura a frattazzo mentre il prospetto posteriore, sulla seconda corte, presenta una decorazione a finta pietra eseguita sulla preesistente finitura.
Padiglione Anteriore
Il Padiglione Anteriore è composto da un solo piano terreno, la cui edificazione può farsi risalire alla fine della prima metà dell’ottocento. L’unico elemento di particolare pregio è rappresentato dal gran cancello d’ingresso di ferro su Via Angiò. I prospetti prospicienti la Villa presentano l’originario intonaco decorato a finta pietra.
Padiglione Centrale
Il Padiglione centrale è costituito da un piano terreno, un primo piano ed un secondo piano. Il Piano terreno è caratterizzato da ampi saloni la cui destinazione planimetrica assolve in parte funzioni amministrative, direzione ed ufficio economato, ed in parte alle attività scolastiche e parascolastiche ed alle attività culturali e ricreative inerenti ai servizi di convitto e semiconvitto. I due ambienti caratteristici, ubicati al piano terreno sono costituiti dalla sala concerti, dalla cappella e dallo scalone principale. La prima ha forma regolare di superficie pari a circa mq. 212, fortemente caratterizzata dal controsoffitto in cassettonato in legno decorato a stucco e dal pavimento in graniglia di marmo, dal palco reale anch’esso in legno decorato a stucco al quale si accede da una scala coperta esterna attraverso il foyer, dalle grandi vetrate con struttura in ferro e vetro colorato, e dal proscenio in legno oggi rimaneggiato nella forma. La seconda è di forma rettangolare e la navata centrale presenta la volta a botte ribassata, creando un timpano decorato con un trittico a soggetto religioso. Lo scalone principale è di ampia larghezza, con gradini di altezza ridotta. Caratteristica peculiare è il motivo decorativo e di sostegno del ballatoio di arrivo che forma due archi coniugati complanari, ove l’imposta comune poggia su una colonna marmorea. La balaustra è realizzata con impasto di elementi di marmo, come il rivestimento dei gradini, mentre i pianerottoli sono decorati con forme geometriche. Il Primo piano del corpo centrale costituiva il piano nobile della Villa del Pigno e conserva tutt’oggi in massima parte la distribuzione planimetrica e funzionale del periodo di edificazione. Tale piano è caratterizzato da ampi saloni che si affacciano sulla villetta. Di particolare interesse è l’ambiente dell’organo, che collega la cappella alla sala concerti. Per la sua posizione consente la diffusione sonora ai due ambienti tramite due aperture intervallate da colonne marmoree. Il Piano Secondo del corpo centrale è, per le sue caratteristiche peculiari, facilmente databile intorno alla prima metà del XIX secolo.
Padiglione Posteriore
Il Padiglione Posteriore è disposto parallelamente alla Villa del Pigno. Con le ali destinate al refettorio,ai locali cucina e l’ala destinata ai servizi sanitari, definisce, insieme al prospetto posteriore della Villa un’ampia corte. Tal edificio si compone di un piano cantinato, un piano rialzato e da un’elevazione. L’edificazione dei primi due livelli può farsi risalire alla seconda metà del XIX secolo, mentre il primo piano, insieme alle finiture dei prospetti, fu probabilmente eseguito negli anni antecedenti al primo conflitto mondiale. Il Piano terreno del piano posteriore è caratterizzato da cinque ambienti di grandi dimensioni, due dei quali sono destinati a dormitorio per le anziane cieche ed uno come soggiorno, oltre ai servizi igienici. Gli altri ambienti sono destinati ai servizi annessi alle funzioni del convitto. In questa zona non esistono elementi di particolare pregio artistico ed architettonico. Il primo piano presenta le stesse caratteristiche planimetriche del piano terreno. Gran parte della pavimentazione è realizzata con elementi esagonali di cemento colorato, databile intorno alla prima metà di questo secolo. L’ala servizi cucina circoscrive la seconda corte interna e collega i due padiglioni, la Villa del Pigno, ed il padiglione posteriore. Tale ala è costituita da un solo piano terreno. Particolare caratteristica rivestono le grandi vasche in cemento ancora conservate all’interno del locale lavanderia, ed il gran fornello per la produzione dell’acqua calda. Il prospetto che si affaccia sulla corte è in fratazzo, mentre il prospetto su Via Angiò è in blocchi di calcare conchiliare.
Spazi Esterni
La prima corte interna costituisce un ampio pozzo luce su di una superficie di circa mq. 100 che collega, tramite due gallerie, la villetta alla seconda corte. La seconda corte occupa invece una superficie di circa mq. 900, originariamente attrezzata a villetta. Dopo il conflitto bellico fu utilizzata come palestra all’aperto per le attività ginniche, infatti, sono presenti ancora oggi alcune pertiche fissate al prospetto posteriore della Villa del Pigno. L’area denominata ex orto, ubicata su di una superficie retrostante il padiglione posteriore, è dotata di un accesso carrabile su Via Angiò. La sua denominazione è dovuta alla funzione che nel quadro delle attività formative post-scolastiche, assolveva; infatti era utilizzata per le coltivazioni orticole. L’Area del campo sportivo occupa una superficie notevolmente estesa e risulta provvista di accesso carrabile indipendente su Via Angiò. Il versante sud-est è destinato ad area attrezzata al gioco bimbi e sono presenti alberi ad alto fusto.